Medio
Paleolitico |
Tracce di insediamenti umani:
grotta Pocala (Aurisina), grotta Bettal (Postumia), grotta dell'Orso
(Monpaderno, Pola), Cernikal (Capodistria), grotta di Leme. |
Mesolitico |
Tracce di incisioni rupestri:
Trebiciano, Gropada, Padriciano, Basovizza, San Servolo, Rupinpiccolo. |
Età del bronzo |
Sorgono castellieri costruiti,
secondo Tito Livio, dagli Euganei. |
1600-1500 a.C. |
Nella regione vi sono delle
popolazioni euganee. |
1000 a.C. |
Agli Euganei subentrano i
Veneti. Gli Histri, un popolo indo-europeo affine ai Veneti ed ai Liburni,
arrivano in Istria. |
800 a.C. |
La zona é occupata da Veneti e
Histri. |
500 a.C. |
Hecataeus da Mileto menziona
gli Histri per la prima volta come un popolo nella Baia Ionica (cioè
l'Adriatico. |
400 a.C. |
I Carni si spingono verso il
nord del Friuli, ma i Veneti e gli Histri resistono. |
229 a.C. |
Le incursioni piratesche degli
Illiri e i conseguenti danni subiti dai mercanti italici richiamano il primo
intervento romano con 20.000 uomini e 200 navi. Gli Illiri vengono
sconfitti. |
181 a.C. |
I Romani decidono la deduzione
di una colonia latina nella preesistente Aquileia (P. Scipione Nasica,
Claudio Flaminio, L. Manlio Acidino, triumviri). |
178-176 a.C. |
Lunga e sanguinosa campagna di
guerra contro gli Histri: vincono i Romani guidati da Marco Vulsone. Nesazio
è assediata dal console C. Claudio Pulcro. Il re Epulo si suicida dopo aver
uccisi figli e mogli e Nesazio è rasa al suolo. Si fondano Faveria
(Castelnuovo) e Mutila (Medolino). |
52 a.C. |
I Giapidi, Taurisci e i Carni
si spingono fino ad Aquileia; respinti dai Romani, saccheggiano Trieste. |
50 a.C. |
Tarsatica (Fiume) diventa
oppidum romano. |
42 a. C. |
Fondazione della colonia di
Pola (Pietas Julia) da parte del console Asinio Pollione sul sito di una
precedente fortezza histra. |
33 a.C. |
Augusto fonda la colonia di
Tergeste a custodia del Carso e la circonda di mura. Nel 32 a.C. Trieste ha
municipio, foro, arena e campidoglio. |
32 a.C. |
Aquileia diventa capitale della
X Regio Venetia et Histria. |
20 a.C. |
Fondazione della colonia romana
Parenzo (Colonia Julia Parentium). |
12 a.C. |
Sotto Ottaviano Parentium e
Flanona diventano Municipium. |
I secolo d.C. |
Tarsatica diviene Municipium
sotto i Flavi. |
50 |
Costruzione dell'amfiteatro do
Pola. |
89 |
Aquileia con la lex pompeia
viene trasformata in Municipium. |
170 |
Alvona diventa Municipium
sotto Marco Aurelio. |
280-330 |
Si diffonde in regione il
Cristianesimo: ciò è provato dal martirio di molti aquileiesi. |
323-337 |
La regione Giulia passa
all'Italia sotto l'imperatore Costantino. |
392-394 |
Teodosio, imperatore di
Costantinopoli, occupa Aquileia. Aquileia diventa sede vescovile molto
importante. |
401 |
Alarico re dei Visigoti, dopo
aver superato la resistenza di Pola, batte Stilicone sul Timavo ed espugna
Aquileia. |
452 |
Attila, re degli Unni,
distrugge Aquileia dopo tre mesi di assedio; gli abitanti si rifugiano a
Grado. |
476 |
Fine dell'unità dell'Impero
Romano. |
489 |
Il re ostrogoto Teodorico
conquista il Nord Italia e l'Istria. |
539 |
I Goti occupano Trieste e i
Bizantini occupano l'Istria. Viene completata la Basilica di Santa Eufrasia
a Parenzo. |
553-568 |
I tempi della dominazione
bizantina sono accompagnati da innondazioni, terremoti e dalla terribile
pestilenza che nel 565 infierisce nella Regione. |
568 |
L'Italia viene invasa dai
Longobardi condotti da Alboino. |
587 |
Re Autari, longobardo, invia un
esercito in Istria contro i Bizantini. |
600 |
Intorno al 600 l'Italia era
divisa tra Longobardi e Bizantini e cosí l'Istria. Ducato
forogiuliese-Friuli: Istria bizantina Terraferma ai Longobardi; Istria e
coste fino a Sistiana ai Bizantini. |
610 |
Aquileia scismatica (con l'
imperatore), Grado cattolica (coi Veneziani e i Bizantini). |
602-611 |
Gli Avari saccheggiano il
Friuli sconfiggendo duramente i Longobardi. I Croati penetrano via terra dal
Quarnero (giungono a Trieste). Avari e Slavi devastano l'Istria bizantina. |
770 |
Breve occupazione longobarda
dell'Istria e smembramento della X regio. |
788-796 |
Chiamati dal Pontefice arrivano
i Franchi; Trieste é sottomessa nel 788. Dal sistema municipale romano si
passava a quello feudale. II duca franco Giovanni diventa il padrone
assoluto delle terre e dei suoi residenti. La corte risiede a Cittanova.
L'Istria è divisa in distretti, retti dai centarchi, mentre dalla attuale
Croazia vengono chiamati i primi coloni slavi per coltivare le terre
incolte. |
803 |
Carlo Magno istituisce la Marca
Friulana che conprende Istria, Dalmazia, Friuli, Carinzia, Carniola, Stiria. |
804 |
Il patriarca di Grado
interviene presso Carlo Magno in seguito alle lagnanze degli Istriani: viene
indetto il Placito del
Risano e i rappresentanti dell'imperatore (missi dominici)
obbligano il duca Giovanni a ripristinare, in parte, le antiche
consuetudini e a relegare gli Slavi nelle zone piu interne del Carso. |
843 |
Con il trattato di Verdun
l'Istria e il Friuli sono attribuiti all`Italia (Lotario). Per il Friuli il
regime di Carlo Magno apporta libertà mentre l'Istria, abituata
all'autonomia democratica goduta sotto i Bizantini, vede lo stesso regime
come una restrizione. |
875 |
I Croati saccheggiano diverse
località abitate sulla costa occidentale dell'Istria. A Umago vengono
dispersi dalla flotta veneta. |
800-900 |
Atti di pirateria da parte di
Croati, Narentani (Serbi) e Saraceni. |
932 |
Venezia difende le coste;
Capodistria (soggetta a Costantinopoli) passa a Venezia. |
933
|
Pace di Rialto: l'Istria è
sottomessa ai duchi del Friuli; vi è l'immissione in Istria di Sloveni
(pagani). Venezia ottiene la libertà di navigazione, impone a Capodistria
l'omaggio (un tributo), la concessione di privilegi commerciali e la
promessa che le sue navi non avrebbero combattuto contro Venezia. I
Patriarchi di Aquileia acquistano dai Carolingi potestà secolare mentre il
potere di quelli di Grado va scemando. I Carolingi concedono inoltre: al
vescovo di Trieste i castelli di Vermo, Umago, Sipar (egli diventa conte
vescovo, signore di Trieste); al vescovo di Parenzo quelli di Pisino,
Montona, Torre, Cervera, Valle, Orsera, Due Castelli; al vescovo di Pola
Castua, Veprinaz, Moschenizza e Fiume. |
983 |
Pisino viene menzionata per la
prima volta (Castrum Pisinum). |
995-1002 |
Ottone III di Sassonia
riconferma alla Chiesa di Aquileia le precedenti donazioni di Carlo Magno e
dei suoi successori. La dinastia germanica è al governo del Friuli e
dell'Istria; la giurisdizione metropolitica vige sui vescovadi di Concordia,
Cittanova, Rovigno, Fiume, Pedena, Corbavia (in Croazia). |
1012 |
Enrico II di Sassonia conferma
alla sede aquileise e città istriane di Pedena, Pisino, il porto di Fianona
e la libera navigazione. |
1019 |
Popone durante il suo
patriarcato assoggetta alla sede di Aquileia il monastero di Ossiach. Muove
contro la repubblica veneta occupando Grado per un anno. |
1027 |
Corrado II di Franconia impone
al duca di Baviera e di Carinzia e marchese di Verona, di rinunciare a
percepire il fodro e le angarie sui possessi della
chiesa di Aquileia, confermando la sovranità temporale del Patriarca.
Confermata la supremazia di Aquileia sui vescovi di Grado e dell'Istria. |
1040 |
Enrico III di Franconia fa
dell`Istria una marca a sé, concessa in feudo a marchesi. Si formano così le
signorie locali e cittadine. |
1050 |
La Marca istriana viene
assegnata alla famiglia dei Weimar. Conflitti tra le famiglie Weimar,
Eppenstein e Andechs-Meran con i Patriarchi di Aquileia continuano fino al
15mo secolo. |
1067-1077 |
Enrico IV di Franconia dona al
vescovo di Frisinga diverse ville nell'Istria settentrionale. Con un diploma
emanato nel 1077 egli assegna al patriarca Sigeardo o Sicardo la contea del
Friuli e allarga la sfera d'influenza del patriarcato alle marche della
Carniola e dell'Istria. In quest'ultima incontrerà l'opposizione e la
concorrenza dei conti di Gorizia, i quali, come avvocati investiti
feudalmente dalla Chiesa di Aquileia, assumeranno un atteggiamento di
indipendenza. Solo temporaneamente la parte costiera dell'Istria sarà
posseduta per intero dai patriarchi. |
1077-1251 |
Periodo dei patriachi
ghibellini. |
1096-1270 |
Crociate: i conti di Tolosa e
il vescovo di Puy passano per l'Istria e la Dalmazia. |
1145 |
Pola e Capodistria stipulano il
patto fidelitatis con Venezia; Giurare fedeltà significava concedere
l'esenzione dei dazi ai Veneziani, prendere parte alle spedizioni venete con
le proprie navi; i cittadini istriani avrebbero goduto a Venezia la stessa
protezione di cui godevano i Veneziani in Istria. |
1150 |
Rovigno, Parenzo, Umago,
Cittanova, Pirano stipulano il patto fidelitatis con Venezia. |
1185 |
La figlia del conte Mainardo
andando sposa a Engelberto di Gorizia fa sì che la contea di Pisino entri a
far parte degli stati goriziani nel 1209, pur mantenendo un'amministrazione
indipendente. |
1200-1300 |
Insediamento di Rumeni e
Morlacchi pastori erranti dell'Erzegovina) in Val d'Arsa e nella Carsia.
[I Rumeni e Morlacchi non sono venuti insieme!] |
1202 |
Trieste e Muggia giurano
fedeltà a Venezia. |
1204 |
Sorgono guerre civili fra gli
Istriani. |
1205 |
L'ex crociato e nobile bavarese
Volchero è il nuovo patriarca di Aquileia. |
1208 |
Ottone IV infeuda l'Istria al
duca Lodovico di Baviera, che rinuncia in favore del patriarcato di
Aquileia. |
1230 |
L'Istria è confermata feudo dei
patriarchi di Aquileia; Pisino è assegnata ai conti di Gorizia. |
1233-1239 |
Lunghi negoziati tra il
patriarca e le città istriane di Parenzo, Pola e Capodistria per regolare i
rapporti fra il podestà e i gastaldi patriarcali. |
1236 |
Il vescovo di Trieste vende al
comune i diritti baronali. |
1242 |
A Pola il partito favorevole al
patriarca (Sergi o Castropola) si solleva contro Venezia: quest'ultima invia
una flotta, si impadronisce della citta e ne abbatte le mura. |
1251 |
Gregorio di Montelongo (guelfo)
viene nominato patriarca di Aquileia da Innocenzo IV. |
1259-1264 |
Ostilità fra i conti di Gorizia
e lo stato patriarcale. |
1265 |
Sollevazioni. a Montona,
Parenzo, Valle e Rovigno contro il patriarca. |
1267-1271 |
Parenzo si dà a Venezia in
piena sudditanza (il podestà non è più liberamente eletto bensì designato
dal doge e mantenuto dalla cittadinanza, mentre le istituzioni interne come
la magistratura, gli statuti, l'amministrazione civile e giudiziaria,
rimangono immutate). Seguirà l'atto di annessione a Venezia di Umago,
Cittanova e San Lorenzo. |
1271 |
A Pola avvengono lotte
fratricide fra i Sergi e i Gionatasi. |
1273 |
Papa Gregorio X nomina
patriarca di Aquileia Raimondo della Torre, il quale si allea con i conti di
Gorizia per combattere in Istria sindaci veneti e invade l`Istria. |
1278-1279 |
Montona e Capodistria fanno
atto di dedizione a Venezia. Il patriarca Raimondo della Torre assale
Capodistria alleata di Albona e le impone il podestà; lo stesso avviene a
Isola, Rovigno e Pirano. |
1283 |
Pirano e Rovigno si danno in
sudditanza a Venezia. |
1283-1285 |
L'esercito del patriarca,
quello del conte di Gorizia e milizie triestine muovono contro le città
istriane datesi a Venezia. |
1288 |
Muggia è conquistata dai
Veneziani. |
1291 |
Pace di Treviso fra Venezia e i
patriarchi: l'Istria viene divisa tra il patriarcato di Aquileia, i conti di
Gorizia e Venezia. Ai conti di Gorizia va I'Istria Carsica Al patriarca di
Aquileia Muggia, Castelvenere, Buie; Portole, Pinguente, la Valle dell'Arsa,
Albona, Fianona e Pola dei Sergi o Castropola. A Venezia va tutta la zona
costiera tra Capodistria e Rovigno, compresa Montona. |
1295 |
Alberto II conte di Gorizia
muove contro i patriarchi di Aquileia e toglie loro Albona, Fianona,
Pinguente, Valle e Docastelli. |
1307 |
Il conte Enrico II di Gorizia
succede a Alberto II e riceve il Friuli, l'Istria, la Carniola. |
1314 |
Il patriarca di Aquileia cede
la carica di capitano ai conti di Gorizia e questi a loro volta gli cedono
redditi e giurisdizioni. |
1325 |
Appare il primo documento in
Croato glagolitico (Istarski Razvod), un catasto di terreni comunali
nell'Istria centrale e sud-orientale. |
1331 |
Pola, Rovigno e Parenzo fanno
atto di dedizione a Venezia. A Pola i cittadini massacrano i Sergi o
Castropola. Questi sono incarcerati ed esiliati a Treviso. |
1332 |
Venezia occupa Valle d`Istria e
Dignano. |
1342 |
Alberto IV di Gorizia ha
possedimenti in Istria; perde la guerra contro i Veneziani ma stipula con
l'Austria un trattato di successione in modo che morendo senza eredi i beni
passino all'Austria. |
1343-1360 |
Si susseguono incursioni in
Istria di bande slave: la peste riduce la popolazione dell'Istria a un
terzo. |
1348 |
A Capodistria una rivolta viene
severamente repressa dai Veneziani. |
1352 |
Albona resiste a un tentativo
di invasione delle soldatesche del duca d'Austria. |
1366 |
Ugo, signore di Duino e di
Pisino, si sottrae al patriarca di Aquileia e giura fedeltà a Leopoldo III
d'Asburgo. |
1369 |
Trieste assediata dai Veneziani
si offre in soggezione agli Asburgo (Leopoldo III). |
1370 |
Venezia occupa Trieste. |
1380 |
Il genovese Vettor Pisani, in
guerra contro Venezia, conquista Pola, Rovigno, Parenzo, Umago e Grado che
consegna alle truppe patriarcali.I Genovesi con l'aiuto dei patriarchi
rioccupano Pola, la saccheggiano, la danno alle fiamme e conquistano
Capodistria. Trieste si dà al patriarca. |
1381 |
Situazione dell'Istria dopo la
Pace di Torino:
Venezia - Fascia costiera
Patriarca - Trieste, Buie, Portole,
Pinguente, Albona, Fianona, Colmo, Rozzo, e Docastelli.
Duchi d'Austria - Pisino e domini. |
1381 |
Filippo di Alencon, nipote del
re di Francia, riceve in amministrazione il patriarcato di Aquileia. |
1382 |
9 agosto, Trieste passa nelle
mani di Leopoldo d'Austria. |
1412 |
Buie, Portole, Rozzo, Colmo
sono conquistate da Venezia. |
1413 |
Truppe ungheresi compiono
funeste incursioni in Istria, spingendosi sino sotto Pola, radono al suolo
Valle e conquistano Muggia. |
1420 |
I conti di Gorizia scendono a
patti con Venezia. Caduta del patriarcato di Aquileia. I beni istriani della
Chiesa di Aquileia passano a Venezia.Vittoria di Venezia. Il conte di
Gorizia va a Venezia e viene infeudato da Francesco Foscari. |
1436 |
Enrico IV di Gorizia rinnova il
trattato di reciproca successione con gli Absburgo. |
1461 |
I Carniolini vogliono adoperare
il porto di Capodistria. I Triestini chiudono il passo di Corgnale,
impedendone loro l'accesso. |
1463 |
Trieste, conquistata dai
Veneziani, cede a Venezia Castelnuovo del Carso, Moccò, San Servolo; non può
esportare sale via mare, nè ostacolare i commerci dei mussolati tra la
Carniola e le città costiere dell'lstria. |
1466 |
Fiume passa alla casa
d'Asburgo. |
1469 |
La peste e le guerre civili
distruggono Trieste al 50%. |
1470 |
Un'armata turca porta
distruzione nella penisola istriana. Vengono inoltre distrutti dai Turchi,
con un vasto incendio, Prosecco, S. Croce, Duino, Monfalcone. |
1470-1478 |
Federico III prende
personalmente possesso della città di Trieste e ridà al comune i diritti e
costruisce una fortezza; caccia i Cici dal territorio triestino mentre tribù
di Bosniaci penetrano nell'Istria scendendo fino ai monti della Vena.
Inoltre dà ai mercanti diretti alle terre venete di fare capo a Trieste. |
1474 |
Vincenzo di Castagna dipinge la
"Danse macabre" nella chiesa vicino a Beram. |
1479-1499 |
Si susseguono in Istria sei
scorrerie dei Turchi. |
1497 |
Leonardo IV conte di Gorizia si
sposta a Lienz, rinnova l'atto di successione e lascia i feudi del Friuli e
Gemone a Massimiliano I d'Austria. Alla sua morte la contea di Gorizia passa
all'Austria. |
1500 |
Venezia, Aquileia formavano il
Marchesato d'Istria.
4 città: Capodistria, Cittanova,
Parenzo, Pola.
14 terre: Albona, Buie, Dignano, Isola, S.Lorenzo, Montona, Muggia,
Pinguente, Pirano, Portole, Rovigno, Umago, Valle.
Austria, Contea di Gorizia, Trieste formavano
la Contea d'Istria Carsia.
Pisino, Novaco, Barbana, Bogliuno, Gimino, Lovrana, Bersezic, Pedena,
Antignana, Colmo.
Passeranno a Venezia nel1521: Sovignacco,
Piemonte, Momiano, Draguch, Visinada, S. Vincenti, Castelnuovo d'Arsa. |
1507 |
Massimiliano I, in guerra con
Venezia, occupa Gorizia e Friuli. |
1508 |
II conte Bartolomeo d'Alviano
occupa Duino, la Carsia, l'Istria e Fiume. Ha luogo la conferenza dei
rappresentanti dell'imperatore; Massimiliano e Luigi XII si riuniscono a
Cambrai; ne segue la lega contro Venezia (Impero, Spagna, Papa). |
1509 |
I Veneti vengono sconfitti
dall'esercito della Lega e abbandonano i territori occupati. L'Istria veneta
rimane in balio del nemico. |
1510 |
Continuano le guerre e si
susseguono terremoti e peste. |
1511 |
Ha luogo l'ultima incursione
turca in Istria. |
1521 |
Con la Dieta di Worms, Venezia
perde ogni ingerenza nel territorio di Trieste (Aquileia, San Servolo,
Moccò), nella contea di Gorizia e di Marano. |
1522 |
Carlo V conferma a Trieste i
suoi diritti. |
1537 |
I Turchi occupano la Bosnia e
l'Erzegovina. Gli indigeni, Scocchi o Uscocchi (pirati dalmati, originari
dalla Bosnia Erzegovina) si spingono fino a Clissa (Spalato), Segna e
Carlopago (isole del Quamaro), pirateggiano il Quarnaro e le imbarcazioni
che collegano le isole. |
1570 |
Venezia blocca il Canale della
Morlacca e gli Uscocchi penetrano via terra nell'Istria. |
1571 |
Venezia partecipa alla
battaglia di Lepanto con l'aiuto delle navi istriane. |
1577 |
Gravi tensioni tra Trieste e
Capodistria per le saline e per il commercio del sale. |
1590-1597 |
Gli Uscocchi saccheggiano
Rovigno e Veglia, depredano Fianona, arrivano fino a Monfalcone e respinti
fuggono sui monti. |
1599 |
Albona resiste agli Uscocchi.
Le squadre venete vendicano Albona e Fianona, bombardando Fiume e
saccheggiando Laurana. |
1602-1606 |
Gli Uscocchi si gettano
sull'Istria veneta, saccheggiano navi nei porti istriani e dalmati. Per
ritorsione i Veneziani bloccano i porti di Fiume, Buccari e Segna. |
1607 |
Pola è assalita dai pirati.
Rovigno e Veglia sono saccheggiate e depredate. |
1613 |
Gli Uscocchi seminano il
terrore nelle isole dalmate. Per rappresaglia i Veneti sbarcano in forze a
Fianona. |
1614 |
Gli Uscocchi saccheggiano
l'Istria e Venezia dà loro battaglia fino al 1615. |
1630 |
I veneziani costruiscono la
fortezza di Pola disegnata dal francese A. De Ville. |
1714 |
Venezia si spinge in Morea e si
allea con l'Austria. Carlo VI d`Austria guadagna terreni sul Danubio,
Venezia perde la Morea. Eugenio di Savoia diventa consigliere di Carlo VI. |
1717 |
Carlo VI dichiara libera la
navigazione nell'Adriatico. |
1719 |
Trieste e Fiume vengono
proclamate da Carlo VI porto franco, avviene la costruzione dell'arsenale,
molti stranieri portano la loro sede a Trieste. La "via commerciale" passa
da Planina, Postumia (Adelsberg), Senosecchia, Opicina, Trieste. |
1751 |
Dopo lunghe trattative tra gli
arciduchi d'Austria e il pontefice Benedetto XIV viene la soppressione
del patriarcato di Aquileia. |
1772 |
Fiume è aggregata alla corona
di Ungheria. |
1778 |
Sotto Giuseppe II soppressione
delle diocesi di Trieste e Pedena e dell'arcidiocesi di Gorizia che, con
quelle di Parenzo e Pola, formano il nuovo vescovado di Gradisca; Trieste e
Gorizia diventano nel 1783 una sola provincia. |
1787 |
Fiume, ecclesiasticamente,
passa alla diocesi di Pola. |
1790-1792 |
Leopoldo II d'Austria
restituisce a Trieste la sua autonomia. |
1797 |
marzo: Bonaparte entra a
Gorizia.
aprile: i Francesi occupano
Fiume.
maggio: occupano Venezia, Pirano, Parenzo,
Montona, Rovigno.
giugno: inizia la democratizzazione e
l'istituzione delle municipalità democratiche in tutta I'Istria veneta.
giugno: le truppe austriache entrano a
Parenzo, Rovigno, Pinguente, Pola.
ottrobre: viene firmata la pace di
Campoformido con cui la Francia dà all'Austria il possesso dell'Istria
veneta.
Fine della Repubblica Veneta |
1805 |
Pace di Presburgo: l'imperatore
d'Austria rinuncia a Venezia e all'Istria veneta riavendo Gorizia, Gradisca,
Trieste e I'Istria austriaca. Venezia e l'Istria veneta vengono incorporate
da Napoleone al regno d`Italia 1806). Napoleone costituisce l`Istria come
gran feudo dell` Impero francese col titolo di ducato d'Istria |
1809 |
Guerra tra Francia e Austria. I
Francesi occupano Gorizia e Trieste. L'accoglienza della cittadinanza non è
certo favorevole in quanto le simpatie della borghesia commerciale vanno
all'Austria. |
1813 |
14 maggio: Capodistria è
occupata dall'Austria.
settembre: marittimi e pescatori di
Rovigno si rivoltano contro i Francesi ma sono sconfitti. |
1814 |
14 ottobre: pace di Parigi. La
Francia ottiene dall'Austria il Goriziano, Trieste, la contea d'Istria,
Fiume, tutta la Carniola al di quà della Sava, la Croazia civile, parte
della Croazia militare, la Dalmazia, Ragusa e le bocche di Cattaro. Tutti
questi possedimenti formano le province illiriche dell'Impero francese. |
1815 |
Congresso di Vienna. L'Austria
ottiene la Lombardia, Venezia, le Province illiriche. Nuova forma di governo
provinciale: Provincia del Litorale: amministrata dall'imperial regio
Governo di Trieste e divisa in tre Circoli: il Circolo di Gorizia che
comprende le Contee di Gorizia e di Gradisca; il Circolo di Trieste che
comprende il territorio tra l'Aussa e l'Arsa e la maggior parte dell'Istria
ex veneta; il Circolo di Fiume che comprende Fiume, il distretto di Albona,
Pisino, Lovrana, Castua, Volosca e Castelnuovo, le isole di Cherso, Lussino,
Veglia; Fiume e il suo territorio sono uniti all'Ungheria e viene soppresso
il Circolo di Fiume (restituita all'Ungheria). |
1823 |
Sono aboliti il Circolo di
Trieste e quello di Pisino, cui furono aggregate le isole già venete del
Quarnaro. |
1826 |
Sono abolite le dogane inteme. |
1848 |
Abolizione delle decime. |
1848 |
Durante i movimenti
irredentistici sorti in tutta la penisola, Fiume viene rivendicata dagli
Ungheresi ma è annessa alla Croazia che era rimasta sempre fedele
all'Austria. |
1867 |
Fiume viene assegnata
all'Ungheria che restituisce ai cittadini la facoltà di usare la lingua
italiana. |
1891 |
Soppressione del porto franco
di Trieste. |
1914 |
Assassinio dell'arciduca
Francesco Ferdinando e scoppio della prima guerra mondiale. |
1915 |
Il ministro degli Esteri
italiano chiede all'Italia, in cambio della neutralità, l'istituzione di uno
stato autonomo di Trieste, comprendente la città e i distretti
giurisdizionali di Capodistria e Pirano. Le richieste italiane lasciavano
all'Austria l'Alto Adige, l'Istria e la Dalmazia. Patto di Londra:
L'Italia chiede l'Alto Adige, Trieste, tutta l'Istria fino al Quarnaro, le
isole di Cherso, Lussino, Dalmazia. |
1917 |
Patto di Corfù: proclama
l'unità della nazione jugoslava. |
1918 |
Patto latino-slavo
antiaustriaco che si impegna a risolvere le singole controversie
territoriali sulla base dei principi di nazionalità e del diritto di auto
determinazione. |
1919 |
18 febbraio: Memorandum.
La Linea Wilson lascia all'Italia quasi tutta la contea di Gorizia e
l'Istria con Trieste, alla Jugoslavia assegna invece la Carniola occidentale
e la Liburnia con Fiume, nonchè tutta la Dalmazia. |
1919 |
D'Annunzio occupa Fiume con i
suoi volontari giuliani. |
1920 |
Firma del Trattato di Rapallo
che configura il primo confine italo-jugoslavo. |
1938 |
Le leggi razziste Italiane [see
https://www.progettomemoria.altervista.org/testoleggi.htm] |
1939 |
Scoppio della seconda guerra
mondiale. |
1941 |
Viene istituita la provincia di
Lubiana. Il confine orientale d'Italia cessa di essere un confine
italo-jugoslavo per divenire, nel tratto nord-orientale, un confine
italo-germanico e in quello sud-orientale un confine italo-croato. Ebbe una
durata effimera in quanto subito insidiato dalla guerriglia partigiana. |
1943-45 |
Le leggi razziali e la deportazione degli ebrei italiani [see
https://www.progettomemoria.altervista.org/terracina.htm] |
1943 |
II governo tedesco istituisce
un nuovo organismo politico amministrativo denominato Adriatisches
Kustenland Comprendente Venezia Tridentina, Bellunese, Venezia Giulia. |
I945 |
L'armata jugoslava occupa
Trieste per 40 giomi. |
1945 |
I generali Morgan e Jovanovic
sottoscrivono a Belgrado un nuovo accordo che prevede la divisione della
Venezia Giulia in due zone di occupazione militare, denominate A e B e
affidate rispettivamente agli anglo-americani e agli jugoslavi. La
linea divisoria venne poi chiamata la linea Morgan. |
1947 |
Firma del
trattato di pace e
definizione provvisoria del problema di Trieste. Con gli accordi di Londra
la Zona A (Trieste e I'immediato circondario) passa all'amministrazione
italiana e la Zona B (il resto dell'Istria) all'amministrazione Jugoslava. |
1954 |
In conformità con il
Memorandum di Londra [see https://www.trattatodiosimo.it/memorandum.htm] la Zona A (Trieste) diventa parte dell'Italia, e la
Zona B (da Zaule al Quieto) parte della Jugoslavia. |
1975 |
Il
Trattato
do Osimo [see https://www.itccarli.it/Novecento/osimo.php] stabilisce i confini finali, confermando la situazione del
1954. |