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Nozze istriane
Nel 1894 Antonio Smareglia aveva lasciato la
Germania e si era stabilito a Dignano, in Istria. A Luigi Illica, che era
già stato il suo librettista per
Il vassallo di Szigeth
e
Cornill Schut
(quest’ultima opera verrà poi riproposta con il titolo
Pittori fiamminghi
) propose di scrivere un libretto tratto dalle
Tentazioni di Sant’Antonio
di Flaubert, ma il librettista preferì ispirarsi a un fatto di cronaca
locale.
Con un soggetto di amore e gelosia con duello
finale, che lo rende così simile a
Cavalleria rusticana, Smareglia riesce a non cedere alla retorica e a
facili effetti drammatici. La vicenda è narrata in maniera essenziale, con
una particolare raffinatezza timbrica e pagine d’effetto, come il temporale
iniziale che ben delinea, con qualche debito al Beethoven della
Pastorale, una situazione insieme atmosferica e psicologica; ma non
dimentica neppure il colore locale, avvalendosi di stornelli istriani e di
una 'villotta'. Una vena lirica e talora nostalgica permette ai personaggi
di essere più che semplici stereotipi (il padre crudele, l’innamorato
deluso), acquistando una ben precisa fisionomia. L’opera piacque a Puccini e
Franz Lehár; questi ne curò una trascrizione per pianoforte. Secondo il
giudizio di Gianandrea Gavazzeni «l’opera è la più teatralmente salda fra
quante composte dal musicista». (s.f.)
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Nozze Istriane
di Antonio Smareglia
Dramma lirico in tre atti
Libretto di Luigi Illica
Prima:
Trieste, Teatro Comunale 28 marzo 1895
Personaggi:
Bara Menico (B); Marussa, sua figlia (S); Biagio, suonatore di villotte
(B); Lorenzo (T); Nicola (Bar); Luze, giovane slava (A); contadini e
contadine di Dignano
A Dignano, sul finire dell’Ottocento.
Il ricco Nicola vorrebbe sposare Marussa, che però è innamorata di
Lorenzo. Biagio consiglia a Menico di far sposare la figlia Marussa
a Nicola, dicendogli che è un buon partito, e decide di aiutarlo.
Marussa e Lorenzo si scambiano un pegno d’amore: la ragazza gli dona
un cuoricino d’oro, lui un orecchino. Ma il padre li sorprende e fa
scappare Lorenzo. Menico, aiutato da Biagio, ordisce un piano
perverso: trova l’orecchino donato da Lorenzo e glielo fa restituire
da Luze, una povera venditrice di fragole, facendo credere al
ragazzo che la figlia non lo ama più. Così Lorenzo, disperato,
sempre tramite Luze restituisce a Marussa il cuoricino d’oro. La
ragazza pensa di essere stata abbandonata e accetta di sposare
Nicola. Il giorno delle nozze Luze svela a Marussa l’inganno ideato
da Menico. Marussa confida a Nicola di amare Lorenzo e di essere
stata ingannata. Giunge anche Lorenzo, ma Nicola non vuole
rinunciare al matrimonio e uccide Lorenzo.
Tratto da:
- Dizionario dell'Opera - Nozze
istriane -
http://www.delteatro.it/hdoc/result_opera.asp?idopera=1523
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Quelle Nozze (istriane) non s’hanno da fare
Un amore contrastato dal padre della sposa,
l’inganno, il matrimonio di convenienza, il duello e la tragedia. Sono gli
ingredienti delle "Nozze istriane" dell’autore giuliano Antonio Smareglia messe
in scena al Teatro Verdi di Trieste. Con la grande voce del soprano bulgaro
Vassileva e la forza del baritono italiano Mastromarino
Antonio
Smareglia è un autore che, nella nostra epoca, smentisce il detto popolare "Nemo
propheta in patria " in quanto i suoi lavori vengono praticamente rappresentati
solo a Trieste, sua città di adozione: egli è il capostipite di alcuni autori
giuliani come Illesberg, Viozzi, Zafred. Smareglia, nato a Pola nel 1834 e morto
a Grado nel 1929, è autore di una decina di opere liriche nonché di composizioni
sinfoniche, musica sacra e lieder.
Il suo solido mestiere, aiutato da una vena
compositiva di primo ordine è bene evidente nell’opera "Nozze istriane" la cui
prima rappresentazione avvenne al Teatro Verdi di Trieste nel 1895 ottenendo un
buon successo di pubblico e di critica sia per il valore della partitura sia per
la presenza di due grandi artisti come Gemma Bellincioni e Tito Stagno. L’opera
è dedicata ai genitori ed a tutta la gente di Dignano, paese posto
geograficamente di fronte all’isola di Brioni e nel quale si immagina che si
svolga la vicenda.
La trama del libretto è ben costruita ed è opera
di Luigi Illlica: Lorenzo e Marussa si amano ma il padre di Marussa, dando
ascolto ad un sensale di matrimoni, vorrebbe che la figlia andasse in sposa al
ricco Nicola. Con uno stratagemma egli riesce a far restituire a Marussa i
piccoli doni che aveva ricevuto da Lorenzo e quindi ella si crede abbandonata ed
accetta di sposare Nicola, i due uomini si incontrano e Lorenzo viene ucciso in
duello..
Musicalmente
vi sono pagine di grande interesse come il temporale che apre l’opera, la
preghiera di Marussa del terzo atto, il finale del secondo atto e tanti piccoli
episodi raccontati con una felice ispirazione. Nella edizione triestina Marussa
era impersonata dalla bulgara Svetla Vassileva, un soprano da tenere bene in
evidenza per la sua musicalità, la sicurezza nell’acuto bello e squillante e per
la sua sensibilità interpretativa. Lorenzo era il tenore inglese Ian Storey
dotato di una voce potente, bene impostata e finissimo fraseggiatore. Alberto
Mastromarino ha impersonato la figura di Nicola in modo credibilissimo: questo
baritono è una certezza nello scarno panorama delle voci maschili che oggi
calcano le scene. Da ricordare Giorgio Surian
nella parte di Biagio e Enzo Capuano in quella di Bara. Tiziano Severini ha
diretto con molta cura l’ottima Orchestra del Teatro Verdi di Trieste trovando
un buon rapporto tra orchestra e palcoscenico e sostenendo accuratamente tutti
gli interpreti. Il Coro del Teatro Verdi di Trieste, istruito dal maestro Luigi
Petroziello, si è molto ben disimpegnato nei numerosi interventi.
Efficace la regia di Stefano Vizioli rispettosa
della partitura in tutti i particolari. Le scene ed i costumi erano di Sergio
D’Osmo realizzati con la collaborazione di Federico Cautero. Ci si augura di
poter riascoltare altre opere smaregliane come "La Falena", già rappresentata a
Trieste con Leyla Gencer e la direzione di Gianandrea Gavazzeni, od "Oceana", la
cui prima rappresentazione venne diretta da Arturo Toscanini.
Luciano Maggi
Tratto da:
- Nautilus, Musica aprile 2000 - "Quelle Nozze
(istriane) non s’hanno da fare. All rights reserved -
http://www.nautilus.tv/0004it/spettacolo/musica/nozze.htm.
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Created: Saturday,
May 17, 2003, Last Updated:
Thursday, November 24, 2022
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