20 dicembre 2002

SU ISTRIANET RICETTE, CANZONI, VECCHIE USANZE E COMMOVENTI RACCONTI

II Natale nei ricordi di Vladimiro Gagliardi

Per Natale e Capodanno su Istrianet.org. il sito di tutti gli istriani sparsi per il mondo, troverete tra tantissime curiosità sulle nostre tradizioni, dai canti natalizi, dalle poesie, anche racconti originali e favole dei nostri nonni e bisnonni, preziose ricette per le feste, incluse ovviamente quelle del baccalà, dei "capuzi garbi con le loganighe", delle sardelle con la polenta, delle pinze, dello strudel e dell"'oresgnazza" (il tutto in inglese, in italiano o in croato).

Chiama la lettura troverà interessanti sicuramente gli scritti "Natali di un vagabondo", di Amedeo Sala, "I Re Magi" di Oktavio Savron, ma soprattutto "L'albero de Nadal", di Vladimiro Gagliardi, un bellissimo racconto in dialetto istriano, in cui l'autore descrive in maniera commovente e pittoresca (lucila che era l'atmosfera natalizia di una volta in Istria, quando gli abeti o semplicemente i rami d'abete, si decoravano con estrema modestia. "Le gaveva poca roba de impicarsora" -fa dire Vladimiro nella sua storia a zia Ana, che gli racconta delle nonne. Enrica e Ivana. "Le. fasseva tante striche de carta Colorado, le pignole le piturava con la porporina che nona Ivana usava per piturar 7 tubo del spacher, le scatole de forminomi le involtizava in carta de goma 'mericana, che ciapavimo nei pacheti del UNRA, i sassolini le involtizava in cane de curamele che ne mandava zia Alba de Milano, e qualche naranza. Quando che le riussiva a impicar anche qualche mandarin ciapado con le tessere anonarìe (che dove\'a bastar per luto el mese), le se considerava fortunade ejera una gran festa. Tuli i alberi per mijera bei. Ognidun gaveva el suo segreto, ognidun gaveva el suo mistero, ognidun gaveva le sue sorprese. A mi me piaseva tuli". Sarebbe bello poteivelo far leggere mtergralmente ma purtroppo lo spazio che abbiamo a nostra disposizione su queste pagine è ridotto, per cui ci limiteremo a rivolgervi un invito a visitare il sito e a godervi questa e altre piacevolissime letture. Nel racconto di Amedeo Salii, invece, affiorano, altrettanto coinvolgenti, i sentimenti e la nostalgia dei Natali di ogni esule: "Nevicava trasversalmente nei canyon newyorchesi quel giorno di Natale. Dalla finestra della mia camera dell'albergo Vista - scriveva il compianto Sala -appollaiato sotto le enormi torri gemelle del World Trade Ccntre'di 110piani, con ipiù elevati scomparsi nelle nuvole, fissavo affascinato la bufera che, scesa improvvisamente sulla metropoli americana, mi aveva s\>egliato scagliando neve e ghiaccioli contro i vetri della mia camera del decimo piano. Mi resi conto che le vie di New York non erano solo strade, ma profonde valli affiancate da scoscese rupi di cemento armato, alluminio e vetro che forzavano il vento ad aumentare la velocità..." "...Attraverso la foschia della bufera intravedevo, a malapena, il fiume Hudson, costellato digrumi di ghiaccio che si contendevano il passaggio verso l'isola EUis, accanto a quella della Statua della Libertà, mete anelate da milioni di emigranti.

Questa mi ricordava la mia stessa emigrazione iniziata quando mio padre mori poco dopo l'ultimo Natale trascorso con tutta la famiglia ancora unita, ad Aidussina, già in provincia di Gorizia".

A parte queste bellissime testimonianze, su Istrianet in questi giorni di festa troverete anche testi e musiche di canti natalizi, incluso il tradizionalissimo e immancabile "Tu scendi dalle stelle", in versione "midi" e "mp3", che con un semplice clic potrete scaricare sul vostro computer.

Tanti auguri a tutti dunque, buona navigazione ma soprattutto Buon Natale e Buon Anno Nuovo.

A cura di Roberto Palisca

Tratto da:

  • © La Voce del Popolo, Esuli e rimasti, a cura di Roberto Palisca, 20 dicembre 2002
  • The color image is a substitute for the black and white included on the online edition.

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Created: Sunday, November 25, 2007; Last Updated: Thursday, December 08, 2022
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