La Madonnina
del Lungomare di Abbazia
Questo quadro si trova nello studio del Gen.
Egidio Comin, abbaziano, che ora abita ad Urbino, Italia. Il Generale, classe
1918, ha il studio colmo di ricordi, fotografie e quadri. Di questo ci conta:
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L'attuale statua, restaurata. Nel scoglio dov'era la madonnina oggi si
trova la "Sirenetta con gabbiano". |
“Questo dipinto, commissionato da mio
Padre (Olivo Giovanni 1869-1939) al pittore Moro – Istriano di Volosca –
ai primi del ‘900, coglie un punto caratteristico di Abbazia, denominato
“la Madonnina”. La statua della Madonna, a grandezza naturale, fu fatta
erigere su uno scoglio emergente dalle rocce che delimitano il lungomare
nel tratto tra gli alberghi Quarnero e Principe di Piemonte (attualmente
Kursaal e Jadran), dietro la Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo, a
ricordo del Conte Kesselstatt, perito a seguito di naufragio. La statua
porta sulla base la seguente scritta:
ZUR FROMMEN ERINNERUNG AN ARTHUR GRAF KESSELSTATT
IN MEERE VERUNGLUKT UND DORT RUHEND 1881.
Essa fu distrutta in loco nel 1945 dai partigiani
di Tito e abbandonata in pezzi sul fondo del mare. Al suo posto fu eretta
una statua raffigurante una partigiana con una colomba. Alcuni anni dopo gli
Abbaziani residenti riuscirono a recuperarne i pezzi e, ricomposta, la
posero sul lato esterno della Chiesa vicina, ove è tuttora esposta.
Il quadro, olio su tela, cm. 112 x 86,5, che ho
visto sin dalla mia prima infanzia, nella sala di casa, arrotolato e nascosto da
mia Madre Ortensia Mattich (1883-1970) e da mio fratello Benito, seguì la sorte
dei beni dei profughi istriani; sostò prima in Urbino e poi definitivamente in
Ferrara nella casa di mio fratello Antonio. Qui rimase arrotolato, riportando
conseguentemente gravi danni, sino al 1995. Mia nipote Ave, a seguito del
trasferimento del Padre a Milano, l’ha consegnata a me nell’agosto dello stesso
anno. I gravi danni sono stati riparati dal valente restauratore urbinate Nino
Pieri. Attualmente il quadro è situato nel mio studio, palazzo Ubaldini, in
Urbino. Esso rappresenta un documento della storia di Abbazia...”
Agguinta:
La statua della Madonna, a grandezza naturale, fu
fatta erigere su uno scoglio emergente dalle rocce che delimitano il lungomare
nel tratto tra gli alberghi Quarnero e Principe di Piemonte (attualmente Kursaal
e Jadran), dietro la Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo, a ricordo del Conte
Arthur Kesselstatt, perito a seguito di naufragio. La statua era dono della
nobile famiglia tedesca Kesselstadt, che in questo modo volle ricordare la
tragica fine del figlio, nella Pasqua del 1891, annegato assieme alla moglie
mentre stava facendo un giro in barca davanti alla Perla del Quarnero.
Essa fu distrutta in loco nel 1945 dai partigiani di
Tito e abbandonata in pezzi sul fondo del mare. Al suo posto fu eretta una
statua raffigurante una partigiana con una colomba. Alcuni anni dopo gli
Abbaziani residenti riuscirono a recuperarne i pezzi e, ricomposta, la posero
sul lato esterno della Chiesa vicina, ove è tuttora esposta.
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