Importante
ritrovamento archeologico
Aquileia, scoperto l’accesso
alla domus dei «putti danzanti»
AQUILEIA – Era
nell’aria. L’accesso monumentale alla cosiddetta Domus dei Putti
danzanti, recentemente scoperta ad Aquileia, è emerso dagli scavi.
Ne danno notizia gli archeologi dell’Università di Trieste, occupati
nel sito di via Gemina. Risalente al IV secolo d.C, la grande domus
tardo-antica è molto probabilmente appartenuta a una personalità di
spicco dell’epoca, forse un funzionario imperiale. Il lavoro
dell’équipe, guidata dall’archeologa Federica Fontana, anno dopo
anno rende più chiara l’intera stratificazione di vita di questo
quartiere cittadino, collocato fra foro e porto fluviale, punti
nodali della struttura urbanistica dell’Aquileia antica. La scoperta
è ritenuta eccezionale perché gli accessi alle abitazioni di
Aquileia non sono sempre facilmente individuabili. In corrispondenza
dell’accesso orientale alla domus, è stato rinvenuto un ambiente
riscaldato su “suspensurae”, con un pavimento musivo policromo di
notevole pregio.
La casa, che
già sulle prime sembrava di notevoli dimensioni, occupava molto
probabilmente l’intero quartiere e si articolava su una serie di
piccoli cortili scoperti, con la presenza di veri e propri
peristili. Uno di questi era dotato di un grande canale in calcare
per lo scolo dell’acqua piovana, di un tipo che si ritrova, in
genere, solo negli edifici pubblici. Lo scavo di via Gemina sembra
inesauribile. “Nell’area del peristilio, il portico che cingeva il
cortile interno della domus, è stata anche trovata una testa
femminile in marmo che forse faceva parte della decorazione
scultorea dell’ambiente”, ha affermato nei giorni scorsi Fontana.
Sicuramente altre sorprese balzeranno agli onori delle cronache nel
prossimo futuro. (em)
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