Mamma mia mi voi marieme Mamma mia mi veui marieime
mi veui marieime col quar/t'alpino
mamma mia mi veui/ marieime. Figlia mia dimmi chi è
l' è un caporal, caporal maggiore,
sergentino del quar/to alpino. Figlia mia ti tradiranno
son tutti e tre di una sol compagnia
figlia mia ti tre/diranno. |
Montagne addio
Unsere Heimat - unsere Lieder (Coro Cortina)
MP3 Il profilo
triste e melanconico del tessuto poetico e melodico di questo canto, induce a
pensare che l'autore avesse avuto il presagio della sua immatura scomparsa.
Giancarlo Bregani, lombardo di origine, ma bellunese di adozione, tempo fa,
aveva messo in musica un suo testo che è diventato famoso come messaggio d'amore
verso le sue montagne con espressioni di nostalgia, di dolore per l'abbandono ed
infine di rassegnazione e di addio. Cade lenta già la sera
sulle cime incantate ed or lassù
solo il vento può cantare,
sol la luna può arrampicar.
Montagne addio,
addio vallate,
io parto, addio,
non so se tornerò,
qui lascio la mia vita,
montagne addio,
non vi scorderò. |
Montagnes Valdôtaines Val d'Aosta - Trascr. elab. T. Usuelli II popolare inno valdostano è qui presentato nella versione in «minore»,
neIla suggestiva armonizzazione che Usuelli fece per la colonna sonora del film
«ITALIA K.2» incisa dal Coro della SAT. Nel film la solenne melodia accompagnava
il funerale della guida Puchoz calato dai compagni lungo le vertiginose pareti
del K.2. Montagnes Valdotaines
Vous ètes mes amours
Hameaux, clochers, fontaines.
Vous me plairez toujours.
Montagnes Valdotaines
Vous ètes mes amours Laisse là tes montagnes!
Me dit un ètranger;
Suis-moi dans mes campagnes,
Viens, ne sois plus Berger.
Laisse là tes montagnes!
Me dit un èntranger. Oilà, oilà, oilà!
Le montagnards sont là!
Variation # 1:Montagnes de ma vallée,
vous êtes mes amours.
Cabanes fortunées,
vous me plairez toujours.
Rien n’est si beau que ma patrie,
rien n’est si doux que mon amie.
Oh montagnards, oh montagnards
chantez en coeur, chantez en coeur
de mon pays, de mon pays
la paix et le bonnheur.
Halte là halte là halte là
les montagnards les montagnards
halte là halte là halte là
les montagnards sont là
les montagnards, les montagnards sont là.Laisse là tes montagnes
me dit un étranger,
suis-moi dans mes campagnes,
viens, ne sois plus berger.
Jamais, jamais cette folie!
Je suis hereux de cette vie!
J’ai ma ceinture, j’ai ma ceinture
et mon béret, et mon béret,
mes chants joyeux, mes chants joyeux,
mon amie et mon châlet.
Halte là…etc.Sur la cime argentée
de ces pic orageux
la nature domptée
favorise nos jeux.
Vers les glaciers, d'un plomb rapide
j'atteins souvent l'ours intrépide!
Et sur les monts, et sur les monts
plus d'une fois, plus d'une fois
j'ai devancé, j'ai devancé
la course du chamois!
J'ai devancé, j'ai devancé
la course du chamois!
Halte là…etc.Déjà dans la vallée
tout est silencieux;
la montagne vo lée
se dérobe à nos yeux...
On n'endend plus dans la nuit sombre
Oh montagnards, oh montagnards
chantez plus bax, chantez plus bas.
Thérèse dorm. Thérèse dorm.
ne la rèveillons pas!
Thérèse dorm. Thérèse dorm.
ne la rèveillons pas!
Halte là…etc. |
Monte Canino
MP3; Score
Written around 1915.the lyrics below are both in Italian and English translation (not necessarily the best of such).
Non ti ricordi quel mese d’Aprile,
quel lungo treno che andava al confine.
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Che trasportavano migliaia degli alpini:
sù, sù correte: è l’ora di partir!
Dopo tre giorni di strada ferrata,
ed altri due di lungo cammino,
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
siamo arrivati sul Monte Canino
e a ciel sereno ci tocca riposar...
Se avete fame guardate lontano.
Se avete sete la tazza alla mano
se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
Se avete sete la tazza alla mano
che ci rinfresca la neve ci sarà.
You do to remember that month of
April,
that long train heading to the front.
That carried thousands of Alpini:
let's go let's go, it's time to leave!
It carried thousands of Alpini:
let's go let's go, it's time to leave!
After three days of railroad,
and two more long on foot,
we arrived to Mt. Canino
and we had to rest under the cloudless sky...
we arrived to Mt. Canino
and we had to rest under the cloudless sky...
If you are hungry then look far
if you are thirsty take you cup in hand
if you are thirsty take you cup in hand
the snow will quench our thirst.
if you are thirsty take you cup in hand
the snow will quench our thirst. |
Monte Cauriol
MP3 Tra le rocce, il vento e la
nevee
siam costretti la notte a vegliar,
il nemico crudele e rabbioso,
lui tenta sempre il mio petto a colpi.
Il suo sangue l'ha dato all'Italia,
il suo spirito ai faischi del vin.
Faremo fare un gran passaporto
o vivo o morto dovrà ritornar. Genitori piangete
piangete,
se vostro figlio non dovesse tornar. Vostro figlio è morto da eroe
sull'alte cime del Monte Cauriol. |
Monte Nero
MP3; Score "Le prime quattro strofe furono improvvisate e cantate sul luogo
dell'azione il 16 giugno 1915 dagli Alpini dei Battaglioni Exilles e Susa.
Le altre vennero aggiunte molto più tardi." Spunta l'alba del 16 giugno,
comincia il fuoco l'artiglieria,
il Terzo Alpini è sulla via
Monte Nero a conquistar.
Monte Nero, Monte Nero,
traditor della Patria mia,
ho lasciato la casa mia
per venirti a conquistar.
Per venirti a conquistare
abbiam perduti tanti compagni
tutti giovani sui vent'anni
La sua vita non torna più.
Arrivati a trenta metri
dal costone trincerato
con assalto disperato
Settecento prigionier.
Ma Francesco l'Imperatore
sugli Alpini mise la taglia:
egli premia con la medaglia
e trecento corone d'or.
Chi gli porta un prigioniero
di quest'arma valorosa
che non forza baldanzosa
fa sgomenti i suoi soldà.
Ma l'alpino non è un vile,
tal da darsi prigioniero,
preferisce di morire
che di darsi allo straniero.
Bell'Italia devi esser fiera
Dei tuoi baldi e forti Alpini
che ti danno i tuoi confini
ricacciando lo stranier
O Italia vai gloriosa
di quest'arma valorosa
che combatte senza posa
per la gloria e la libertà. |
Monte Pasubio
MP3
Inno nostalgico degli Alpini impegnati sul fronte, ormai lontani dalla
propria casa che si stanno sacrificando per la Patria.
Sulla strada del Monte Pasubio
Bom borombom.
Lenta sale una lunga colonna
Bom borombom.
L'è la marcia di chi non torna
di chi si ferma a morir lassù.
Ma gli Alpini non hanno paura
Bom borombom.
Sulla cima del Monte Pasubio
Bom borombom
Soto i enti che ze 'na miniera
Bom borombom.
Son gli Alpini che scava e che spera
di tornare a trovar l'amor.
Ma gli Alpini non hanno paura
Bom borombom.
Sulla strada del Monte Pasubio
Bom borombom
è rimasta soltanto una croce
Bom borombom.
Non si sente mai più una voce,
ma solo il vento che bacia i fior.
Ma gli Alpini non tornano indietro
Bom borombom, bom
borombom,
bomborombà.
|
O Angiolina, bell'Angiolina
Score O Angiolina, bell'Angiollna,
innamorato io son di te,
innamorato da l'altra sera
quando venni a balar con te. E la s'ha messo la veste rossa
e la bustina di raso blu
e le scarpete co' le rosete,
fate a posta per ben balar. |
O bella ciao
MP3 (
1,
2, & 3); Score Italian Partisan song,
1943
È
il canto partigiano più conosciuto e di cui esistono diverse versioni.
Le origini
si perdono nella tradizione popolare dell'Italia centro-settentrionale Nel dopoguerra fu cantato per la prima volta nel
1948 al Festival della gioventù di Berlino e nel 1964 al Festival di
Spoleto. L'autore di questa canzone non è conosciuto. Esecutori
(# 3): Coro dallo spettacolo "Bella ciao". Questa mattina mi son
svegliato,*
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Questa mattina mi son svegliato,
E ho trovato l'invasor. O partigiano portami via,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
O partigiano portami via,
Che mi sento di morir. E so io muoio
da partigiano,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E so io muoio da partigiano,
Tu mi devi seppellir. Seppellire
lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Seppellire lassù in montagna
Sott l'ombra di un bel fior. E tutti quelli che passeranno
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E tutti quelli che passeranno
Diranno «guarda che bel fior». È
bello il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
È bello il fiore del partigiano
Morto per la libertà! *Variation: Una
mattina mi sono alzata |
O dio del cielo!
Una canzone veramente nostalgica, alpina,
ma ora viene cantata, con passione, da soldati di tutte le armi; essa
insieme riunisce amore e ...guerra!
O Dio del cielo,
se fossi una rondinella,
O Dio del cielo,
se fossi una rondinella,
vorrei volare,
vorrei volare
vorrei volare
in braccio alla mia bella !
Guarda la Luna
Come la cammina
La và sui monti
La và sui monti
La và sui monti
E non si stanca mai !
Prendi quel secchio
e portalo alla fontana,
là c'è il tuo amore
là c'è il tuo amore
là c'è il tuo amore
che alla fontana aspetta!
Prendi il fucile
e vattene alla frontiera,
prendi il fucile
e vattene alla frontiera,
là c'è il nemico
là c'è il nemico
là c'è il nemico
che alla frontiera aspetta! |
Oeih!...capoposto... schiera la guardia
Vecchia canzone da caserma, gioia dei congedanti. Nei primi mesi del 1915,
con altre strofe "interventiste", a Pavia, durante le dimostrazioni contro
il neutralismo vigliacco, fu uno degli inni di battaglia degli studenti
universitari, molti dei quali vennero arrestati e sottoposti a giudizio
(maggio 1915) con l'imputazione di "oltraggio agli Imperi centrali".
Oeih! capoposto, schiera la guardia
rendi gli onori ai vecchi soldaa...
Oeih! là - a casa si va...
Oeih! capoposto, schiera la guardia
rendi gli onori ai vecchi soldaa....
Vecchi soldati, bravi
guerrieri
ch'hanno terminato de fà 'l soldaa!...
Vecchi soldati, bravi guerrieri
ch'hanno terminato de fà 'l soldaa!...
Brutta cappella, vieni a
pied'armi
presentat'armi non lo sai far...
Oeih! là - a casa si va...
Non lo sai fare come è prescritto
brutto coscritto vatti a copar...
Quando saremo alla
stazione
l'artiglieria spara il cannon
Oeih! là - a casa si va...
L'è l'allegria dei vecchi soldati
malinconia dei cappellon...
Oh! macchinista, forza il
diretto
che il distretto ci hai da portar...
Oeih! là - a casa si va...
Chè non c'è la firma nè firmamento
Questo è il momento, a casa si va....
Quando saremo a casa
nostra
la mamma nostra cosa dirà?
Oeih! là - a casa si va....
La dirà certo: Oh! caro figlio
Hai terminato di fare il soldà...
|
Oi cara mamma
Oi cara mamma i baldi
Alpin van via;
i baldi Alpin van via e non ritornan più;
oi si si cara mamma no
senza Alpini come farò?
Guarda la luna come la
cammina,
e la scavalca i monti come noialtri Alpin;
oi si si cara mamma no
senza Alpini come farò?
Guarda le stelle come sono
belle;
son come le sorelle di noialtri Alpin;
oi si si cara mamma no
senza Alpini come farò?
Guarda il sole come
splende in cielo;
la lunga penna nera la si riscalderà;
oi si si cara mamma no
senza Alpini come farò? |
Oi de la val Camonica Lombardia, Val Camonica - Arm. A. Pedrotti
É quasi incredibile come sulle quattro parole di questa poesia possa
essere nata una musica così bella. Nel trentino è considerato affettuosamente
un canto di casa, e si usa di cantarlo abbinato ad un secondo canto, per ovviare
alla sua brevità. Oi della val Camonica
noi soneremo l'armonica
e balleremo un po'.E su e giù per la val Camonica
non si sente cantar. Ricordi Ninetta, quel mese d'April:
la luna, le stelle parlavan d'amor.
Oh che bel fior! Le donne e i fiori son traditori
son fatti per amare;
cara morosa, ti farò sposa
quando ritornerò. E su e giù per la val Camonica
non si sente cantar. Ricordi i baci che ci siam dati
alla stagion dei fior;
cara morosa, ti farò sposa
se mi ritornerò. |
Oih! Barcarol del Brenta
MP3
Questa canzone ha trovato nel Trentino dei cantori troppo appassionati,
che, pur di tirare l'acqua al loro mulino, hanno perfino cambiato la
regione d'appartenenza del barcarol...che invece di essere del Brenta, per
poter andare "su la riva del mar...." è stato fatto diventare "di Trento",
dove, fino a prova contraria, il mare non esiste. In tutti i modi
questa canzone, adattata e cantata in magnifici cori dagli Alpini del 6° e
7°, è ormai un pezzo forte di tutti gli Alpini d'Italia. Oi barcarol del Brenta
presteme la barcheta
per andare in gondoletta
su la riva del mar.
Mi si che ve la presto, [ Mi se che te la impresto,]
basta che la ritorna;
se la barca se sprofonda [se la barce la se fonda]
no ve [te] la presto più. [non te la impresto più.] La barca è
preparata,
cinta di rose e fiori,
ci son dentro i Cacciatori
del Settimo Alpin. Del Settimo Alpini
del Battaglion Cadore,
vi saluto belle more,
non vi vedrò mai più. Ci rivedremo
ancora,
forse da richiamati
con gli zaini affardellati
non ci vedremo più. La barca è
preparata, [La barca è ritornata,]
cinta di rose e fiori,
e con dentro i cacciatori [ci sono dentro i cacciatori]
del Settimo Alpin. Del Settimo Alpini,
del battaglion Cadore,
addio mie belle more
non ci vedrem mai più.
Ci rivedremo ancora
forse da richiamati,
coi zaini affardellati
ci rivedrem ancor.
La barca è ritornata
cinta di rose e fiori
e con dentro i cacciatori
del Settimo Alpin. |
Passa la rondaAppena giunti sul Monte Grappa,
là si sentivano le cannonate.
I nostri alpini son lì che battono
battaglione per battaglion. Passa la ronda dei veci alpin:
e la risponde "fiaschi de vin"!
Nella notte nera nera,
soffia il vento e la bufera!
soffia il vento e la bufera:
passa la ronda a vigilar
passa la ronda a vigilar. Piano, piano, mio bell'alpino:
devi usare precauzione.
scendi abbasso nel burrone
che il nemico sta ad aspettar.
Spettiam, cantiam da baldi alpini,
un sol grido, un sol pensier:
prendi la mia borraccia, bevi nel mio bicchiere
insieme dobbiamo bere, insieme dobbiam morir!
Soffrir, morir, dovete voi nemici!
questa è l'ultima vostra ora:
dalle man dei veci alpini è difficile scappar!
dalle man dei veci alpini è difficile scappar!
è difficile scappar! |
Pellegrin
che vien da Roma
(derived from Pellegrin che vien a Pola - MP3) (in Milanese) Pellegrin che vien da Roma - e va 'l biroc -
con le scarpe rotte ai pie' - e va 'l biroc, biroc el va -
pellegrin che vien da Roma con le scarpe rotte ai pie'. Non appena fu arrivato - e va 'l biroc -
all'osteria se ne andò; - e va 'l biroc, biroc el va
non appena fu arrivato all'osteria se ne andò. Buonasera signor oste - e va 'l biroc -
c'è una camera per me?- E va 'l biroc, biroc el va
Buonasera signor oste, c'è una camera per me? Camere ce n'è una sola - e va 'l biroc -
ma ghè dent la mia miee, - e va 'l biroc, biroc el va
camere ce n'è una sola, ma gh'è dent la mia miee. Per maggiore sicurezza - e va 'l biroc -
mettaremm on campaneil.- e va 'l biroc, biroc el va
per maggiore sicurezza mettaremm on campanell. Mezzanote era suonata - e va 'l biroc -
campanel sentì a suonar; - e va 'l biroc, biroc el va
mezzanotte era suonata, campanel sentì a suonar. Sporcaccion d'on pellegrino - e va 'l biroc -
's te ghe fa a mia miee'?. - E va 'l biroc, biroc el va
Sporcaccion d'on pellegrino, 's te ghe fa a mia miee? Go fa niente, signor oste - e va 'l biroc
go fa nient, l'è stada le; - e va 'l biroc, biroc el va -
go fa niente, signor oste go fa nient, l'è stada le. Se campassi anche cent'anni - e va 'l biroc -
pellegrin ne voli pu;- e va 'l biroc, biroc el va -
se campassi anche cent'anni pellegrin ne voli pu. Source: http://www.missioni.ch/frit/canzoniere/P.html
Variation # 2: Pellegrin, che vien da Roma - A va l'birosch, A va l'birosch.
Cun le scarpe rott' in pè. - birosch el va, birosch el va,
Pellegrin, che vien da Roma cun le scarpe rott' in pè. Non appena fu arrivato, - A va l'birosch, A va l'birosch.
All'osteria se ne andò. - birosch el va, birosch el va,
Non appena fu arrivato, all'osteria se ne andò. Buona sera, signor oste - A va l'birosch, A va l'birosch.
C'è una camera per me. - birosch el va, birosch el va,
Buona sera, signor oste c'è una camera per me. Camera c'è ne una sola - A va l'birosch, A va l'birosch.
Dove dorme me mujer. - birosch el va, birosch el va,
Camera c'è ne una sola dove dorme me mujer. Per maggiore siccurezza - A va l'birosch, A va l'birosch.
Metterem' un campanell'.
- birosch el va, birosch el va,
Per maggiore siccurezza
metterem' un campanell'. Mezzanotte era suonata - A far a birosch, a far a birosch.
Campanell' sentì a suonar;
- irosch el va, birosch el va,
Mezzanotte era suonata
campanell' sentì a suonar. Spurcaccion' del pellegrino - A va l'birosch, A va l'birosch.
Sa ghe fatt' a me mujer?
- birosch el va, birosch el va,
Spurcaccion' del pellegrino
sa ghe fatt' al me mujer? Se campassi anche cent'anni - A far a birosch, a far a birosch.
Del pellegrin ne teni pè
- birosch el va, birosch el va,
Se campassi anche cent'anni
del pellegrin ne teni pè. Source: http://ingeb.org/songs/pellegri.html
Variation # 3:
Bersaglier, che vien da Roma Bersaglieri comic
marching song Bersaglier, che vien da Roma -
parapaponzipò
Con le scarpe rotte ai piè. - parapaponzipò
Bersaglier, che vien da Roma con le scarpe rotte ai piè.
parapaponzipò Camminando per la via, -
parapaponzipò
È arrivato a un'osteria. - parapaponzipò
Camminando per la via, è arrivato a un'osteria.
parapaponzipò Signor oste, per piacere, -
parapaponzipò
Ha una camera per me? - parapaponzipò
Signor oste, per piacere, ha una camera per me?
parapaponzipò Una camera l'avrei, -
parapaponzipò
Ma ci dorme mia mugliera. - parapaponzipò
Una camera l'avrei, ma ci dorme mia mugliera.
parapaponzipò Per maggiore siccurezza -
parapaponzipò
Metteremo un campanello, - parapaponzipò
Metteremo un campanello sulla punta dell'uccello.
parapaponzipò Mezzanotte era suonata, -
parapaponzipò
'l campanello già suonava! - parapaponzipò
Mezzanotte era suonata, 'l campanello già suonava!
parapaponzipò Maledetto d'un bersagliere, -
parapaponzipò
Cosa hai fato alla mia mugliera?! - Parapaponzipò
Maledetto d'un bersagliere, cosa hai fatto alla mia mugliera?!
parapaponzipò L'ho scopata e riscopata -
parapaponzipò
Come fanno i Bersaglieri! - parapaponzipò
L'ho scopata e riscopata come fanno i Bersaglieri!
parapaponzipò Source: http://ingeb.org/songs/bersaglc.html |
Pietà l’é morta
MP3 1 and 2 (Gruppo Corale FIAP di Cuneo)
1944 Questa è un'altra delle più conosciute
canzoni della Resistenza. L'aria è quella del Ponte di Perati,
altra celebre canzone che racconta il dramma degli alpini della Julia in
Grecia.
Il testo è del comandante partigiano Nuto
Revelli (21/7/1919 - 5/2/2004) la musica ricalca tipiche musicalità di
canzoni alpine; "Pietà l'è morta" è il motto inserito nello stemma della
34^ Compagnia Alpini. La canzone era nota nelle Brigate partigiane Valle
Vermenagna e Valle Stura “Carlo Rosselli” e poi si diffuse nelle altre
brigate di "Giustizia e Libertà".
Lassù sulla montagna bandiera nera
E` morto un partigiano nel far la guerra
E` morto un partigiano nel far la guerra
Un altro italiano va sotto terra.
Laggiù sotto terra trova un alpino
Caduto nella Russia con il "Cervino''
E` morto nella steppa assiderato
Ferito o da amputare congelato. Ma prima di morire ha
ancor pregato
Che Dio maledica quell'alleato
Che Dio maledica chi ci ha tradito
Lasciandoci sul Don e poi è fuggito. Tedeschi traditori
l'alpino è morto
Ma un altro combattente oggi è risorto
Combatte la sua guerra da vecchio alpino
Fatiche, freddo e fame gli son compagne. Combatte il partigiano
la sua battaglia
Tedeschi e fascisti fuori d'Italia
Tedeschi e fascisti fuori d'Italia
Gridiamo a tutta forza Pietà l'è morta. |
Piemontesina
Addio bei giorni passati,
mia piccola amica ti devo lasciar,
gli studi son già terminati
abbiamo finito così di sognar.
Lontano andrò
dove non so;
parto col pianto nel cuor,
dammi l'ultimo bacio d'amor.
Non ti potrò scordare
piemontesina bella,
sarai la sola stella
che brillerà per me.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor?
Totina, il tuo allegro studente,
di un giorno lontano è adesso dottor,
io curo la povera gente
ma pure non riesco a guarire il muio cuor.
La gioventù,
non torna più.
Quanti ricordi d'amor!
A Torino ho lasciato il mio cuor.
Ricordi quelle sere
passate al Valentino,
col biondo studentino
che ti stringeva sul cuor? |
Quel mazzolin di fiori
Stelle alpine; MP3; Score
1904 "Questa è una di quelle canzoni che, nate sui monti, si sono
fulmineamente divulgate per tutta la Penisola. Essa è certo ora, una
delle "beniamine" di tutte le brigate, montanare o no, desiderose di stare
allegre anche....quando cantano una storia triste."
Canto degli alpini - Arm. A. Pedrotti Più che popolare, questo canto, si
potrebbe definire universale. Nel solo Trentino sono note tre versioni
assai vecchie. Versioni più musicali che poetiche, poiché il testo é
pressoché identico. Meravigliosa la musica a tempo di marcia. Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar,
bada ben che non si bagna
chè lo voglio regalar.
Lo voglio regalare
perchè l'è un bel mazzetto,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien,
lo voglio dare al mio moretto
stasera quando vien.
Stasera quando vien
gli fo una brutta cera;
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me,
e perchè Sabato di sera
lui non è vegnù da me.
Non l'è vegnù da me,
l'è andà dalla Rosina...
Perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar,
perchè mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.
Mi fa piangere e sospirare
sul letto dei lamenti
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me,
e che mai diran le genti,
cosa mai diran di me.
Diran che son tradita,
tradita nell'amore
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà,
e a me mi piange il cuore
e per sempre piangerà.
Abbandonato il primo,
abbandonà il secondo,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più,
abbandono tutto il mondo
e non mi marito più. |
Rifugio bianco
MP3 Pena passà la valle la-ohh
E dopo on fià de bosco la-oh
Se slarga i prà nel cielo, la-oh la-oh,
Varda quanti fiori la-oh
Ecco lassù 'na casa, la-oh
En grande fiore bianco la-oh
Sbocià de primavera, la-oh la-oh,
profumà d'amore la-oh.
De not la par 'na stela la-oh
Che slus a chi camina la-oh
E quando vien matina la-oh
La splende più del sole la-oh.
Se slarga i prà nel cielo la-oh
Dal nos rifugio bianco la-oh
Che porta un nome caro, la-oh la-oh
Pena passà la valle la-oh. |
San Matio
MP3 Co la regina de San Matioo
La vole l'acqua rento'l so castelo,
Ma che la porta el capitano,
Quel che comanda la cità de Giano.
Ma'l capitano ga za l'amore,
La ze la fiola de Lilano Belo;
El se la porta nel so castelo
E l'indormenza co' le serenate.
Le serenate del capitano
Le sveja tuta la cità de Giano.
Ma la regina no' ze contenta:
La vole l'acqua de la Valle Scura.
El capitano el ga paura,
El ga paura de la Busa Fonda.
La Busa Fonda, la Busa Nera,
El capitano belo el se dispera.
El se dispera el capitano,
Quel che comanda la cità de Giano.
Ma la regina no' ze contenta:
La vole l'acqua rento l'erba menta.
Co' l'erba menta, co' l'erba amara,
La Busa Fonda la diventa ciara,
Col primo sole de la matina,
La prima onda ze de l'acqua fina.
Col primo sole, la prima onda,
Co l'acqua fina la diventa bionda
Col primo sole de la matina
El capitano trova l'acqua fina.
Col primo sole, la prima onda,
Co l'erba menta la diventa bionda,
Col primo ciaro de la matina
El capitano beve l'acqua fina.
Ma la regina no' ze contenta:
La vole l'acqua rento'l so castelo;
Che ghe la porta, col capitano,
La vol la fiola de Lilano Belo.
Lilano Belo dal campo tondo
Ga tanti fiori che profuma'l mondo,
Ma'l capitano li porta via
Così la storia 'desso ze finìa.
La ze la storia del capitano,
Quel che comanda la cità de Giano.
La ze la storia de la regina
Che la voleva tuta l'acqua fina.
Ma'l capitano la porta via,
Così la storia la ze finìa. |
Signore delle cime
MP3
"Canzone a cui non serve introduzione, un inno sacro ormai per ricordare
tutti gli Alpini che sono caduti su per le montagne." Dio del cielo
Signore delle cime
un nostro amico
hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne
Santa Maria
signora della neve
copri col bianco
soffice mantello
il nostro amico
il nostro fratello
Su nel paradiso
lascialo andare
per le Tue montagne. |
Son l'undici di notte...
Questa canzone serviva
per dare il benvenuto all'ufficiale che arrivava novizio (anche se era già
anziano) e fresco fresco, al Battaglione "Monte Mandrone" del 5° Alpini.
La prima strofa veniva cantata, a solo, con voce profonda, dall'ufficiale
officiante, che alla fine di essa, segnando con un dito il novizio già
impressionato dal lugubre canto, e seguito nel gesto e nel canto dal coro,
cantava con mestizia la 2° strofa, nella quale naturalmente si metteva il
nome del novizio stesso. Son l'undici di notte, e l'aria oscura:
Tutto è silenzio e dormono gli augelli!...
Del cimitero io varco le mura,
e guardo introno a questi muti avelli!...
Povero Giulio, dovrai morire anche tu...
E allora i tuoi compagni ti porteranno a Temù...
Povero Giulio, dovrai morire anche tu...
E allora i tuoi compagni ti porteranno a Temù... |
Soreghina Alto Adige, Val Badia - Aladar Janes Da una antica leggenda delle Dolomiti
di Val Badìa è stato ispirato questo canto. Narra la vicenda della splendente
Soreghina che ì vecchi ravvisano tra i bagliori dei ghiacciai. Una melodìa di un
fervore quasi religioso. Sul motivo di un breve antico verso latino, Aladar
Janes costruì un corale divenuto popolare. La composizione risale al 1948. "Soreghina è la fragile figlia di Elba, la bellissima figlia del Sole e di un crudele re che l'aveva imprigionata. Il suo nome significa "filo di sole" e potrà morire solo quando la mezzanotte la troverà ancora sveglia. Così infatti accadrà mentre piange quando scopre che il suo sposo, Ey-de-Net, innamorato della principessa Dolasilla, che dorme in eterno nel lago di Braies, non ha dimenticato il primo amore. Il mito della ragazza che muore a mezzanotte si riallaccia alla preistoria e agli antichi miti solari. La musica è di autore sconosciuto, forse dello stesso autore del poema. Della lunga canzone in Ladino cantata da un ignoto poeta, non resta che una sola strofa, questa: "Sa la costa de Fraghina i nes vejes i contea che 'na ota je stasea la lusenda Soreghina" "Sulla costa di Fraghina i nostri vecchi raccontavano che una volta dimorava la raggiante Soreghina" |
Stelutis alpinis
1 2, 3 & Coro
Montasio (MP3) A. Zardini - Arm. A. Pedrotti
(1921) Ad un popolare poeta-musicista, Arturo Zardini, si deve questo bellissimo
canto friulano pubblicato nel 1921 che si è meritatamente conquistata la
popolarità fra tutta la gente della montagna ed entrata nel repertorio
popolare. É l'ode funebre al caduto in montagna. La musica è pari alla forza
poetica del testo. Questa è uno fra i più celebri brani corali della tradizione
italiana, composto dal poeta-musicista Arturo Zardini (Pontebba, 9 novembre 1869 – Udine, 4 gennaio 1923) - http://it.wikipedia.org/wiki/Arturo_Zardini. Scritto in friulano è per gli abitanti di questa regione, e non solo, un
vero e proprio inno. Composto da Zardini quando era profugo a Firenze
durante la prima guerra mondiale, non è un brano popolare ove per popolare
si intenda di provenienza orale e quindi di valenza assoluta per gli
appassionati di etnomusicologia, ma si tratta di un brano d'autore sia nel
testo che nella musica. Si richiama vagamente nella forma alla villotta friulana in cui due parti superiori (tenori primi e secondi) procedono per
moto parallelo e una o due parti inferioni (bassi e baritoni)
"contrappuntano" sui gradi fondamentali della scala, in questo caso di Re maggiore. È un caposaldo indiscusso della musica corale che gli estimatori del settore trattano come "una
reliquia" proprio per la sacralità di un testo che, pur non facendo
riferimenti espliciti a scritti religiosi o liturgici, è considerato la
vera preghiera dell'alpino, e spesso è cantato durante le celebrazioni
liturgiche a cui partecipano i militari di montagna. La bellezza e la dolcezza del brano è stata avvalorata da esecuzioni
splendide da parte di grandissimi cori come i Philippines Madrigal
Singers di Manila o il coro Tone Tomsic di Lubiana. Numerosi anche i compositori che hanno tenuto in considerazione il melos
del brano per una propria rivisitazione come ad esempio Antonio Pedrotti per il coro della SAT, Mario Lanaro, Lamberto Pietropoli eccetera. L'interpretazione migliore per questo brano è da intendersi "sottovoce"
con alcuni piccoli crescendo per l'enfatizzazione di qualche parola. Un
vero e proprio madrigale moderno di valore inestimabile narra di un alpino
morto nella grande guerra, il quale si rivolge alla propria sposa,
dicendole che lui e la
stella alpina le saranno sempre accanto. Friulano: Se tu vens cassù tas
cretis
Là che lôr mi àn soterât,
A l'è un splàz plen di stelutis
Dal mio sanc l'è stât bagnât. Par segnâl, une crosute
Je scolpide lì tal cret:
Frà chês stelis nàs l'erbute,
Sot di lôr jo duàr cuièt. Ciòl su ciòl une stelute
Je a' ricuarde il nostri ben.
Tu i daràs 'ne bussadute
E po plâtile tal sen. Quand che a ciase tu sès sole
E di cûr tu preis par me
Il mio spirt atôr ti svole;
Jo e la stele sin cun te.
Italiano: Se tu vieni quassù fra le rocce
là dove loro mi hanno seppelito
li c'è uno spiazzo pieno di
stella alpine
(che) dal mio sangue è stato bagnato. Per segnale una piccola croce
è scolpita li nella roccia
fra quelle stelle nasce l'erbetta
sotto di loro io dormo quieto. Prendi, su prendi una piccola stella alpina
essa ci ricorda il nostro amore
tu le darai un picco/o bacio
e poi nascondi/a sul seno. Quando (che) a casa tu sei sola
e di cuore tu preghi per me
H mio spirito attorno ti vola
io e la stella siamo con te. |
Su la più alta cima Trentino, Val Lagarina - Elabor. L. Pigarelli Versione trentina di una
poesia comune nello arco alpino, di cui esistono diverse melodie. Questa, a
forma di barcarola, venne trasmessa da Luigi Pigarelli a Riccardo Zandonai. La
ritroviamo infatti nel primo atto dei «Cavalieri di Ekebù» (1925), dove un coro
di fanciulle intona la bella melodia nata in Val Lagarina. [missing text] |
Sui Monti Fioccano
MP3
Trentino - Arm. L. Pigarelli Vecchio canto popolare trentino passato in eredità agli alpini, che lo
cantano per consolare la loro nostalgia di casa. Mentre fuori fiocca la neve, il
soldato scrive alla «morosa» una lettera sgrammaticata ma piena di sentimento
e... «con le parole d'oro». Sui monti fioccano,
le nevi s'avvicinano;
ti scriverò, Rosinano,
le pene del mio cuor.
Ti scriverò, Rosinano,
le pene del mio cuor.
Ti scriverò, Rosinano,
le pene del mio cuor.Ti scriverò 'na lettera
co' le parole d'oro,
ti scriverò, tesoro,
la vita dell'alpin… La vita dell'alpino
la xe 'na vita santa:
i magna, i beve, i canta,
pensieri no' i ghe n'ha… Ma sì i ghe n'ha uno:
l'è quel de la morosa
e fin che non la sposa
contanti no' i sarà. |
Sui Monti Scarpazi
MP3
Quando fui sui monti Scarpazi
"miserere" sentivo cantar.
T'o cercato fra 'l vento e i crepazi
Ma una croce soltanto 'o trovà.
O mio sposo eri andato soldato
per difendere l'imperator,
ma la morte quassù hai trovato
e mai più non potrai ritornar.
Maledeta la sia questa guera
Che mà dato si tanto dolor.
Il tuo sangue hai donato a la tera,
hai distrutto la tua gioventù.
Io vorei scavarmi una fossa,
sepelirmi vorei da me
per poter colocar le mie ossa
solo un palmo distante da te. Quando
fui sui monti Scarpazi
"miserere" sentivo cantar. |
Sul cappello che noi portiamo
MP3, Score Sul cappello, sul cappello che
noi portiamo,,
C'é una lunga, c'é una lunga penna nera,
Che a noi serve, che a noi serve di bandiera,
Su pei monti, su pei monti a guerreggiar, oi lå lå,
Evviva, evviva il regimento
Evviva, evviva il primo Alpin! Su pei
monti, su pei monti che noi saremo,
Coglieremo, coglieremo le
stelle alpine,
Per donarle, per donarle alle bambine,,
Farle piangere, farle piangere e sospirar, oi lå lå,
Evviva, evviva il regimento
Evviva, evviva il primo Alpin!
Farle piangere, farle piangere e sospirare
Nel pensare, nel
pensare ai belli Alpini,
Che tra i ghiacci,
che tra i ghiacci e le slavine
Van sui monti, van
sui monti a guerreggiar,
Evviva, evviva il regimento
Evviva, evviva il
primo Alpin!
Su pei monti, su pei monti che noi saremo,
Pianteremo,
pianteremo l'accampamento,
Brinderemo,
brinderemo al reggimento,
Viva il Capo, viva
il Capo degli Alpin, oi lå lå,
Evviva, evviva il regimento
Evviva, evviva il
primo Alpin! |
Sul ponte di Bassano 1916 (World War I) -
Anonymouss Eccole che le riva
ste bele moscardine,
son fresche verdoline,
color non le ghe n'à.
Colori no ghe n'avemo
e gnanca non ghe'n serchemo,
ma un canto noi faremo
al ponte di Bassan.
Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano,
noi ci darem la mano,
ed un bacin d'amor.
Per un bacin d'amore
successer tanti guai...
Non lo credevo mai,
doverti abbandonar.
Doverti abbandonare,
volerti tanto bene!
E' un giro di catene,
che m'incatena il cor!
Che m'incatena il core
sarà la mia morosa
a Maggio la va sposa
e mi vo fa el soldà.
E mi farò il soldato
nel mio reggimento.
Non partirò contento
se non t'avrò sposà.
Che m'incatena il core!
Che m'incatena a vita!
Ohimè che son tradita
per un bacin d'amor! |
Sul ponte di Perati
MP3
Sul ponte di Perati,,
bandiera nera,
è il lutto degli Alpini
che fan la guerra.
E' il lutto della Julia
che va alla guerra,
la meglio gioventù
che va sottoterra.
Quelli che son partiti
non son tornati,
sui monti della Grecia
sono restati.
Sui monti della Grecia
c'è la Voiussa,
del sangue della Julia
s'è fatta rossa.
Da mille e mille tombe
s'alza un lamento,
sul sangue della Julia
c'è il tradimento.
Un coro di fantasmi
vien giù dai monti.
E' il canto degli alpini
che son sepolti.
Ma tutti i nostri morti
risorgeranno
e il dì della vittoria
ritorneranno.
E il dì della riscossa
non più tristezza
per canto di vittoria
c'è Giovinezza.
Alpini della Julia
in alto il cuore!
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore.
Sul Ponte di Perati c’è il tricolore. |
Sulle balze
del Trentino
Sulle balze, sulle balze del Trentino
Hanno messo, hanno messo una bandiera:
L'hanno messa, l'hanno messa gialla e nera
Noi vogliamo, noi vogliamo il Tricolor Ritornello:
Andiamo in gondola,
Andiamo in gondola,
Andiamo in gondola
A cospirar! Sotto il ponte, sotto il ponte di Rialto
è passata, è passata una barchetta..
O Trieste, o Trieste benedetta,
Ti verremo, ti verremo a liberar!
[Ritornello]
Colla corda, colla corda d'Oberdan
Strozzare noi saprem l'impiccatore:
O Trieste, o Trieste del mio cuore,
Ti verremo, ti verremo a liberare
[Ritornello] |
Ta-pum
MP3 Il canto, derivato da un' antica canzone dei minatori, è uno dei più noti della grande guerra. Descrive la tragica battaglia dell'Ortigara nella quale gli alpini insieme alla brigata Piemonte ed ai bersaglieri vennero massacrati inutilmente per cercare di conquistare l'Ortigara, resistere ai furiosi contrattacchi nemici, ed alla fine abbandonare le posizioni così duramente difese a costo di tanto sangue. Venti giorni sull'Ortigara
senza cambio per dismontà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
E domani si va all'assalto
soldatino non farti ammazzar...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Quando sei dietro a quel muretto
soldatino non puoipiù parlà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Con la testa pien de peoci,
senza il rancio da consumà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Quando portano la pagnotta
il cecchino comincia a sparar...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Quando poi si discende a valle
battaglione non ha più soldà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Battaglione di tutti i morti,
a Milano quanti imboscà!...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum... Battaglione di tutti i morti,
noi giuriamo l'Italia salvar...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ho lasciato la mamma mia,
l'ho lasciata per fare il soldà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum... Queste povere vedovelle
non si possono più consolà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum... Con la gamba ancora fasciata
reggimento mi tocca tornà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Nella valle c'è un cimitero
cimitero di noi soldà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Cimitero di noi soldati
forse un giorno ti vengo a trovà...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum...
Ta-pum, ta-pum, ta-pum... |
Va l'alpino
MP3
Va l'alpin su l'alte cimee
passa e vola lo sciator
dorme sempre sulle cime
sogna mamma e casolar.
Tra le rocce e tra i burroni
sempre lesto è il suo cammin
quando va per la montagna
pensa sempre al suo destin.
Pensa sempre al suo destino
c'è il ghiacciaio da passar:
mentre va col cuor tranquillo
la valanga può cascar.
Pensa alpin la tua casetta
che la rivedrai ancor
la tua bella che ti aspetta
orgogliosa del tuo amor. |
Valore alpin
(Inno degli alpini / Trentatrè / Marcia d'ordinanza degli alpini)
MP3 -
1, 2 &
instrumental Dai fidi tetti del villaggioggio
i bravi alpini son partiti.
Mostran la forza ed il coraggio
della lor salda gioventù.
Sono dell'Alpe i bei cadetti,
nella robusta giovinezza:
dai loro baldi e forti petti
spira un'indomita fierezza.
Oh valore alpin,
difendi sempre la frontiera!
E là sul confin
tien sempre alta la bandiera.
Sentinella all'erta
per il suol nostro italiano.
Dove amor sorride
e più benigno irradia il sol.
Là, tra le selve ed i burroni,
là, tra le nebbie fredde e il gelo,
piantan con forza i lor picconi,
ed il cammin sembra più lieve.
Risplenda il sole, o scenda l'ora
che reca in ciel l'oscurità
il bravo alpin vigila ognora,
pronto a lanciare il "chi va là?"
Oh valore alpin,
difendi sempre la frontiera!
E là sul confin
tien sempre alta la bandiera.
Sentinella all'erta
per il suol nostro italiano.
Dove amor sorride
e più benigno irradia il sol. |
Vecchio scarpone
MP3Lassù in un ripostiglio polveroso,,
fra mille cose che non servon più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba, col fango dissecato,
tra i chiodi ancor pareva conservar:
era uno scarpone militar. Vecchio scarpone, quanto tempo è passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni sul tuo passo ho cantato
che non scordo più.
Sopra le dune del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,`
per giorni e notti assieme a te ho camminato
senza riposar. Lassù tra bianche cime di nevi eterne
immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine per farne dono ad un lontano amor!
Vecchio scarpone, come un tempo lontano,,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor. Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventù! |
Vinassa vinassa
(Là nella valle / E se son pallida)
(Trentino)Là nella valle c'è un'osteria:
l'è l'allegria, l'è l'allegria;
là nella valle c'è un'osteria:
l'è l'allegria di noi alpin. E se son
pallida,
nei miei colori,
non voglio dottori,
non voglio dottori.
E se son pallida
come 'na strassa
vinassa, vinassa
e fiaschi de vin!Là sul Cervino c'è una colonna:
l'è la Madonna, l'è la Madonna;
la sul Cervino c'è una colonna:
l'è la Madonna di noi alpin. Là nella valle c'è un filo d'erba:
l'è la riserva, l'è la riserva;
là nella valle c'è un filo d'erba:
l'è la riserva di noi alpin. Là sul monte c'è una lanterna
requiem æternam, requiem æternam;
là sul monte c'è una lanterna
requiem æternam per noi alpin.
Variation: E se son pallida E sul Cervino c'è una slavina
l'è la rovina, l'è la rovina;
e sul Cervino c'è una slavina
l'è la rovina di noi Alpin. E se son
pallida,
nei miei colori,
non voglio dottori,
non voglio dottori.
E se son pallida
come 'na strassa
vinassa, vinassa
e fiaschi de vin!Sul Monte Rosa c'è una colonna
l'è la Madonna… di noi Alpin. E in fondo valle c'è un'osteria
l'è l'allegria… di noi Alpin. Là nella valle c'è una ragazza
che la va pazza… per noi Alpin. Là nella valle c'è la Rosina
l'è la rovina… di noi Alpin. La su quel monte c'è un buco nero
l'è il cimitero… di noi Alpin. Là nella valle c'è una caserma
requiem æterna… per chi ci sta. | |